Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



domenica 13 settembre 2015

SPECIALE MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA - I Premi e le valutazioni

La Giuria del Concorso ha scombussolato i pronostici più accreditati dai giornalisti e critici, promuovendo il Cinema Latino Americano. Il Leone d’Oro è andato al Venezuelano Lorenzo VIGAS con Desde allá, storia intima di Armando ed ambientata a Caracas; ma si sa le storie sulle diversità di genere sono sempre gettonate tra il pubblico e le giurie. Il Leone d’Argento è andato all’altro film Latino Americano El Clan dell’Argentino Pablo TRAPERO, da una storia vera di ambiguità e ipocrisia sul crimine nell’Argentina degli anni ‘80. Il Gran Premio della Giuria è andato ad un film largamente gettonato dalla critica e dal pubblico. Anomalisa di produzione indipendente degli Statunitensi Charlie KAUFMAN e Duke JOHNSON. E’ un film d’animazione alla scoperta di se stessi posizionato al 4° posto della classifica dalla critica. A Valeria Golino la Coppa Volpi con la strepitosa interpretazione di Anna la protagonista del film Per Amor Vostro di Giuseppe Gaudino. Lo avevamo detto che in questa storia di disabilità e di camorra, con risvolti inattesi, la Valeria Golino ci avrebbe stupito. Il Turco Emin ALPER con Abluka (Follia), film graffiante sulla società turca, ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria, sebbene la critica lo avesse posizionato in basso ai due terzi della classifica. In realtà è stato il miglior film visto alla Mostra per la sua estetica, per il linguaggio minimalista utilizzato. Purtroppo ancora non si sa se verrà distribuito in Italia. In realtà questa Mostra non è stata per nulla emozionante, se non con i documentari proposti. Nel Concorso spicca il cinese ZHAO Liang, con Behemoth, doc epocale sulla Cina di oggi, al quale è andato il il premio collaterale SIGNIS. Questo importante riconoscimento è stato attribuito all’unanimità dall’organizzazione cattolica per le comunicazioni al film in concorso più significativo per sensibilità umana e spirituale con la seguente motivazione: "Per la sua capacità di illuminare in maniera poetica le conseguenze dell'industrializzazione forzata che danneggiano in maniere irreparabile al vita umana, soprattutto i poveri. Il regista con coraggioso e lucido sguardo mette in evidenza la condizione disagiata dei lavoratori migranti, dell'ambiente e della società tutta. Il film è una rappresentazione visiva dell'Enciclica di Papa  Francesco sull'ambiente e il creato. così come delle responsabilità dei governi e dei singoli individui nel rispetto della Terra. Se un film può essere definito una preghiera, allora Behemot sgorga dalla profondità dell'anima di un artista che parla delle sofferenze di coloro che sono senza nome". Per dover di cronaca ecco i nomi dei dieci registi dei film più belli visti a Venezia:

Yann ARTHUS-BERTRAND Human, i temi dell'umanità tra scorci stupendi del nostro Pianeta

Emin ALPER, Abluka (Frenzy) TURCHIA, film graffiante sulla società turca.

ZHAO Liang, Behemoth CINA, doc epocale sulla Cina di oggi

TSAI Ming-liang Na ri xiawu (Afternoon), disgressioni dell'autore con il suo attore preferito.

Giuseppe M. GAUDINO, Per amor vostro ITALIA, storia di disabilità e di camorra, con risvolti inattesi, con Valeria Golino che ci stupirà.

Aleksandr SOKUROV, Francofonia FRANCIA, arte e potere nella nuova straordinaria pellicola del cineasta russo.

Charlie KAUFMAN, Duke JOHNSON, Anomalisa USA, un film d’animazione alla scoperta di se stessi.

Amos GITAI, Rabin, the Last Day ISRAELE, doc sull’assassinio del premier israeliano laburista Yitzhak Rabin.

Jerzy SKOLIMOWSKI, 11 minut POLONIA, thriller mozzafiato.

Pema TSEDEN, Tharlo TIBET, mondo contadino e mondo moderno in bianco e nero.

martedì 1 settembre 2015

SPECIALE MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA - martedì 1 settembre (DAY -1)


 Oggi la Mostra di Venezia apre i suoi spazi al pubblico veneziano con una pre apertura serale in Sala Darsena. La serata è tutta dedicata al genio immortale di Orson Welles, in occasione del centenario della nascita, e a due suoi capolavori “veneziani” di ispirazione shakespeariana eccezionalmente recuperati e restaurati - Il mercante di Venezia (1969, film considerato perduto) e Otello (1951). Lo straordinario programma del 1° settembre in Sala Darsena (inizio ore 20.30) prevede:
L’esecuzione dal vivo, a cura dell’Orchestra Classica di Alessandria, della partitura originale inedita de Il mercante di Venezia, di Angelo Francesco Lavagnino (1909-1987), grande compositore di colonne sonore cinematografiche e autore delle musiche di molti dei film “shakespeariani” realizzati da Orson Welles. La partitura, originariamente scritta per il film incompiuto, è stata appositamente trascritta dall’unica esecuzione registrata all’epoca, e mai eseguita in pubblico prima d’ora.
La proiezione in prima mondiale in una nuova copia ricostruita e restaurata a cura di Cinemazero e del FilmMuseum di Monaco di Baviera del ritrovato Il mercante di Venezia (The Merchant of Venice, 30'), film considerato universalmente perduto, che racconta a colori (Eastmancolor) la città lagunare nel “classico” shakespeariano, e che torna a nuova vita grazie al ritrovamento di nuovi materiali e della recente scoperta della sceneggiatura originale di Orson Welles nella collezione di documenti di Oja Kodar presso la Special Collection library dell'Univeristà del Michigan. Si tratta di un progetto di Orson Welles datato 1969 e rimasto incompiuto, che avrebbe dovuto far parte di Orson’s Bag (serie di film di “viaggio attraverso il mondo” con Welles protagonista, destinati al network TV CBS).
La proiezione della versione lunga, restaurata dal CSC - Cineteca Nazionale di Roma, di Otello (96’). Si tratta della versione italiana del film, con i dialoghi a cura di Gian Gaspare Napolitano supervisionati dallo stesso Welles, che doveva essere presentata a Venezia nel settembre 1951, ma che Welles ritirò all’ultimo momento dal concorso annunciando che la copia non era pronta. Una nuova versione, più corta ma in inglese, fu presentata al Festival di Cannes nel maggio 1952, vincendo il Grand Prix. Oggi quella rara versione italiana finalmente arriva al Lido.